La discesa dei mercati azionari di fine febbraio ha causato un aumento dell'avversione al rischio e, nel mondo del credito, un incremento degli spread relativi alle emissioni obbligazionarie delle imprese.
Nelle ultime settimane, l'equity ha recuperato terreno, mentre i credit spread sono risultati molto meno reattivi: è questo forse il segnale dell'avvio di una fase negativa di più ampio respiro?
Innanzitutto ricordo che anche nella correzione del maggio-giugno 2006 si verificò un fenomeno analogo, ovvero un recupero relativamente rapido delle Borse ed uno molto più lento degli spread. Ciò non basta ad ritenere che ciò avvenga di nuovo. La situazione fondamentale è in parte mutata, le aziende dovranno fronteggiare il rallentamento congiunturale e la decelerazione dei profitti, che, unitamente al tendenziale re-leveraging dei bilanci in un contesto di tassi monetari più elevati, pongono maggiori cautele sulle prospettive future del settore. D'altronde occorre anche evidenziare che tassi di default sostanzialmente nulli che hanno caratterizzato il 2006 non sono affatto comuni e che quindi una tendenza al peggioramento non può che essere vista come un ritorno alla normalità.
Quindi, nelle prossime settimane i credit spread potrebbero anche recuperare terreno, ma attenzione all'outlook di medio periodo, con default ed indebitamento in ripresa che metteranno a rischio almeno le realtà più deboli del settore Corporate.
No comments:
Post a Comment
Si può continuare a commentare ed a seguire gli aggiornamenti di questo blog a questo link
http://currao.blogspot.it/
Grazie a tutti, vi aspetto di là!
Note: Only a member of this blog may post a comment.